"Gestire lo stress significa concedersi una vita sana, stimolante, creativa, appagante e impegnativa..."

 

E' possibile controllare/gestire il nostro livello di stress? Esistono delle tecniche realmente efficaci oltre alle tradizionali tecniche di rilassamento? 

Lo Stress è una condizione psicofisiologica che si instaura ogni qual volta le attività che svolgiamo (fische e/o mentali) richiedono al nostro organismo l'impiego di una quantità di risorse che eccede la quantità di risorse necessaria allo svolgimento delle attività "ordinarie": anche un'attività ordinaria, ossia non eccessivamente impegnativa, se protratta eccessivamente nel tempo, può divenire fonte di stress (ossia uno stressor). Quest'ultima condizione è molto comune nel mondo del lavoro.

Possono causare una condizione di stress cronico non solo le situazioni percepite come spiacevoli, ma anche quelle percepiti come neutre o piacevoli: dunque anche per le attività che noi percepiamo come piacevoli e appaganti (motivate da una forte passione) possono spingerci, senza accorgercene, versoun uso e consumo eccessivo delle nostre risorse psicofisiche, facendoci cadere in una condizione di stress.

Nelle fasi iniziali della condizione di stress il corpo si adatta attivando una serie di risposte fisiologiche che servono a potenziare la capacità dell'individuo di far fronte alla situazione stressante (o stressor); se lo stressor viene meno senza protrarsi a lungo, il nostro corpo ritorna rapidamente alla condizione pre-stressor, senza conseguenze negative sia a livello psicologico che fisiologico.

Se però la situazione stressante persiste (o se ne presentano diverse in sequenza o insieme) l'individuo viene a trovarsi in una condizione di stress cronico al quale il corpo risponde producendo sostanze che da un lato servono a sostenere l'individuo in quella situazione stressante, dall'altro però, a lungo andare, producono danni sia a livello fisiologico che a livello psicologico e cerebrale, con un progressivo calo delle performance (in tutti i settori), aumento della stanchezza e della suscettibilità a sviluppare malattie somatiche e disturbi psicologici.

Vediamo quali sono le principali conseguenze dello stress cronico:

  • A livello psicologico si può assistere, a seconda dell'individuo, ad alterazioni dell'umore atipiche, ad un aumento dell'irritabilita, a stati ansiosi con o senza attacchi di panico, a disturbi del sonno e, assai frequentemente, a veri e propri stati depressivi.
  • Sul piano cognitivo si assiste spesso a difficoltà di concentrazione, deficit attentivi, calo di creatività e di capacità di problem solving e difficoltà a memorizzare e ricordare.
  • A livello somatico lo stress cronico può portare a patologie come l'ipertensione primaria, patologie cardiovascolari, disturbi gastrointestinali, dolori muscolari, cefalee (tensiva ed emicrania), stati di ipo o ipernutrizione. A livello cerebrale è stata dimostrata una progressiva atrofia ippocampale (la regione fortemente implicata nella memoria a breve termine).
  • A livello comportamentale lo stress cronico può indurre un aumento di comportamenti che mettono a rischio la propria (e altrui) salute e ad un aumento del consumo di psicofarmaci, alcool ed altre droghe.
  • A livello relazionale e affettivo questo generale stato di alterazione molto frequentemente influenza negativamente i rapporti dell'individuo a tutti i livelli: con i propri amici e familiari, con i colleghi di lavoro, con le persone appena conosciute con tutte le conseguenze imprevedibili che ciò può comportare.
  • A livello lavorativo si assiste spesso ad un deterioramento dei rapporti con i propri colleghi di lavoro (sovra o subordinati), ad un peggioramento delle relazioni pubbliche (ad es. con i clienti, i colleghi, i collaboratori ecc.) e ad un generale calo delle performance e della produttività.

Tutto ciò si traduce, in un modo o nell'altro, in un progressivo deterioramento della qualità della propria vita

Sebbene lo stress cronico non sia una malattia in se, le sue conseguenze, ben dimostrate dal mondo scientifico, lo rendono una condizione altamente patologizzante, ossia con un'elevata capacità di indurre stati patologici a livello psicologico e somatico con conseguenze negative sia a livello relazionale che lavorativo. 

Sul piano lavorativo il calo di performance si può manifestare nella forma di un calo della propria creatività, della propria lucidità nel valutare le situazioni, in dimenticanze più o meno dannose, in cali attentivi durante fasi delicate del proprio lavoro, sonnolenza, nel calo della motivazione e molto altro ancora. Lo stress cronico in questo caso diventa un danno economico.

Nonostante la concezione comune dello stress quasi come "status symbol", ossia come condizione che caratterizza le persone "vincenti", "instancabili", "iperattive" e quant'altro, lo stress è una condizione pericolosa che, al contrario, rende l'individuo più debole, meno prestante e più soggetto alle malattie. Lo stress non deve essere sottovalutato e deve essere affrontato con mezzi idonei.

Affrontare lo stress non significa rinunciare a vivere una vita appagante, stimolante e impegnativa; imparare a gestire lo stress consiste nell'imparare a saper evitare gli stress inutili non appaganti e a gestire bene quelli inevitabili e quelli legati ad attività appaganti alle quali non vogliamo/possiamo rinunciare, in modo da eliminare la risposta dannosa di stress senza rinunciare ad una vita piena ed soddisfacente.

La gestione dello stress permette all'individuo di non esaurire inutilmente le proprie energie e di investirle in modo più appagante e proficuo: minor stress implica maggiori energie da dedicare alle proprie attività e, conseguentemente, migliori performance e migliori risultati a tutti i livelli (lavorativo, sociale, relazionale, affettivo, ecc.).

Come si gestisce allora lo stress? La nostra équipe utilizza un approccio integrato che inlcude l seguenti attività:

  1. Formazione e Coaching
  2. Strategie di gestione dello stress
  3. Tecniche di rilassamento (solo quelle scientificamente validate)
  4. Training di Biofeedback e Neurofeedback (per il controllo cosciente e la normalizzazione delle alterazioni fisiologiche legate allo stress)

 

Per maggiori informazioni sui tipi di training per la gestione dello stress, clicca su uno dei seguenti link:

 

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